È passato più di un mese dall'appuntamento Olimpico ma le emozioni sono ancora molto vive per il nostro triatleta Fernando Alarza. Felice del suo dodicesimo posto, Fernando si racconta dimostrando una grande consapevolezza.
Bentornato Fernando Alarza, come va?
Bene, contento e soddisfatto del lavoro svolto in questi mesi
Cosa ci racconti di questa esperienza olimpica (è la seconda)?
Sì, è stata la mia seconda partecipazione alle Olimpiadi. Un'Olimpiade diversa dal solito a causa della pandemia, ma sempre molto speciale per l'atmosfera e per l'amicizia che si crea tra atleti.
Quali sono stati i momenti più difficili?
Per me i momenti più difficili sono stati quelli vissuti durante la pandemia nel 2020 con tutta l'incertezza che mi ha causato e con le notevoli difficoltà per la mia preparazione
Che cosa ti sei portato a casa da questa esperienza?
Un plus nella mia carriera sportiva. È un'esperienza professionale che pochi possono raggiungere, è l'evento sportivo più importante in assoluto al mondo.
Come ti sei preparato per questo appuntamento?
Dopo le prime Olimpiadi sono rimasto nella top 5 del mondo, quindi un intero ciclo olimpico. Questo mi ha preparato fisicamente ma soprattutto mentalmente all'appuntamento di Tokyo. La preparazione comunque è stata molto dura, ho trascorso molte settimane all'anno lontano da casa, concentrandomi in altitudine e ad Alicante per abituarmi al caldo e all'umidità.
Quali sono gli aspetti principali da tenere bene a mente quando si avvicina un appuntamento così importante?
Disciplina, lavoro, disponibilità a sacrificare tante cose nella tua vita, di giorno in giorno, come per esempio non poter stare con la tua famiglia.
Quanto conta la testa nella buona riuscita di una gara di questo tipo?
È essenziale! La capacità mentale è molto importante quando si tratta di ottenere il massimo delle prestazioni. Soprattutto in quei momenti in cui arrivi allo stremo e non ce la fai più, è in quel momento che interviene la testa e ti dice che invece ce la puoi fare...
Cosa hai pensato quando hai tagliato il traguardo?
È finita, sono di nuovo OLIMPICO! L'obiettivo che avevo in testa per tanti mesi di dare il massimo era giunto al termine e soprattutto l'avevo raggiunto!
Quanta stanchezza fisica e mentale ti sono costate queste olimpiadi?
Molta, i Giochi Olimpici richiedono una preparazione fisica e mentale al 100%
Immagino che tu ti sia preso una meritata vacanza…
Sì! Era quello che desideravo di più dopo aver finito, poter trascorrere del tempo con la mia famiglia.
I prossimi obiettivi importanti?
Per il restante della stagione non ho grandi obiettivi, voglio provare poco a poco, a cimentarmi sulla media distanza, quindi farò un test a ottobre e due gare in Spagna con la mia squadra.